L'abbazia di Sant'Antimo, situata all'interno del comune di Castelnuovo dell'Abate, in piena Val d'Orcia, è un complesso architettonico per lo più riconducibile all'epoca tardo medievale, tra XI e XII secolo. Tuttavia, intorno alla struttura vi è da segnalare un'interessante leggenda, secondo la quale l'attuale sagrestia sarebbe stata costruita addirittura da Carlo Magno nel IX secolo e per questo prende il nome di Cappella Carolingia. In ogni caso, l'analisi di alcuni documenti ha permesso di accertare l'esistenza dell'abbazia già nell'814 d.C.
L’edificazione della chiesa per come appare ai giorni nostri prende avvio nel XII secolo, come testimoniato dalla Carta Lapidaria, un’iscrizione collocata nei gradini dell’altare maggiore che ricorda la donazione elargita all’abbazia dalla famiglia degli Ardengheschi nel 1118. Questo anno segna l’inizio del periodo di maggiore splendore di Sant’Antimo.
In epoca comunale la chiesa subirà un progressivo stato di abbandono e degrado, situazione che vedrà la fine sono nel 1870, con l'inizio dell'opera di restauro da parte dell'architetto Giuseppe Partini.