Il territorio di Monteriggioni risulta interessato da un gran numero di insediamenti etruschi, che ebbero il loro maggior splendore tra il III ed il II secolo a.C.. I reperti archeologici rinvenuti nella necropoli del Casone e tombe scoperte in zone limitrofe, come Abbadia a Isola, Campassini, Serfignano, sono testimonianza dell’importanza raggiunta da questo centro sul piano economico e culturale. I corredi funebri ritrovati, risalenti fino all’ VIII secolo a.C., indicano una chiara derivazione tipologica sia da Volterra che dalle Lucumonie dell’Etruria Meridionale.
La necropoli di Poggio alla Fame è datata tra III-II sec. a.C., con probabile uso successivo fino al I sec. d.C (ipotizzabile in alcuni casi l’uso già dal V secolo a.C.)
Posta alle pendici del Poggio alla Fame, collina nelle immediate vicinanze della località di Scarna, si tratta di una estesa necropoli di circa trenta tombe con inumati e incinerati. Di queste circa la metà risulta a camera, scavate nel tufo o nella roccia, con pianta quadrata o rettangolare, spesso con pilastro o banchina oppure con loculi e nicchie semicircolari, mentre le restanti a semplice fossa. La necropoli testimonierebbe un caso di utilizzo di lunga durata che rientra nella tipicità delle piccole necropoli dell’area senese e testimonierebbe dell’esistenza, nelle vicinanze, di un centro abitato o di un insediamento che non è ancora stato scoperto.