La Chiesa di San Frediano in Cestello è una delle più grandi chiese situato sul territorio della città, nonché uno dei migliori esempi dell'architettura fiorentina del tardo periodo barocco.
Caratterizzata dalla facciata rimasta incompiuta, la chiesa sorge nel luogo dove si trovava il monastero di Santa Maria degli Angeli, fondato nel 1450 e ceduto nel 1628 ai monaci cistercensi, quali incaricarono Gherardo Silvani di costruire l'attuale edificio.
Sull'origine del progetto vi furono varie opinioni: inizialmente, infatti, la facciata doveva essere rivolta verso Borgo San Frediano; tuttavia, i committenti preferirono che la chiesa fosse rivolta verso l'Arno ed il centro della città. I lavori furono affidati all'architetto Gherardo Silvani; alla morte di questo, avvenuta nel 1675, vennero proseguiti a partire dal 1680 da Antonio Cerruti e giunsero a compimento solo nel 1689, quando Antonio Ferri realizzò la caratteristica cupola a tamburo. Non sono chiare le ragioni che portarono a non ultimare la facciata.
Nel 1783 la chiesa fu trasformata in parrocchia ed il convento fu soppresso e trasformato in sede del seminario arcivescovile.